Intervista con Sensei Tomoji Miyamoto

   In un precedente articolo ho scritto riguardo all'incontro avuto con Tomoji Miyamoto durante una visita a Pechino. Miyamoto fu assistente del Maestro Egami e Segretario Capo della Nihon Karate-dō Shōtōkai fino alla morte del Maestro Egami, nel 1981. Il M° Miyamoto è laureato in Legge all'Università Chuo ed è professore al Dipartimento di Educazione Fisica della sua alma mater.
   Miyamoto aiutò il M° Egami nella pubblicazione del libro «The Way Of Karate: Beyond Technique» (Kodansha 1976) uno dei libri più importanti per i praticanti di Karate Shōtōkai e Shōtōkan.
Durante una visita recente a Pechino, ho parlato col Sig. Miyamoto a riguardo della pubblicazione del libro del M° Egami «The Way Of Karate: Beyond Technique».
   Oltre a parlare del libro del M° Egami, la nostra conversazione ha toccato diverse aree relative alla pratica e alla relazione che il M° Miyamoto ha con l'Associzione Shōtōkai. Quanto segue è la mia traduzione di alcune parti di quell'intervista.


   Quando iniziò a praticare Karate ?


   Iniziai a praticare Karate quando entrai all'Università Chuo a Tōkyō, nel 1965. Allora avevo 18 anni.



   Quando incontrò per la prima volta il M° Egami ?


   Lo incontrai per la prima volta al Gasshuku estivo durante il primo anno di corso. In qualità di studenti del primo anno, oltre a praticare, avevamo la responsabilità di preparare i pasti e di prenderci cura dei seniors. C'erano circa 100 persone al Gasshuku, 50 dei quali erano nuove cinture bianche. Siccome eravamo principianti, non ricevevamo direttamente gli insegnamenti del M° Egami. Al terzo giorno del Gasshuku andammo in una grande palestra ed è stato lì che ho visto per la prima volta il M° Egami. Era seduto nella parte frontale della palestra e da lì dirigeva il Sig. Isayama nella conduzione della pratica. I seniors come Takagi Jōtarō, attuale Capo dello Shōtōkai, e Aoki Hiroyuki, che in seguito lasciò lo Shōtōkai per creare lo Shintaidō, spesso fungevano da Goreisha, conducendo la pratica sotto la direzione del M° Egami.



   Il M° Egami pubblicò un libro in Giapponese prima della pubblicazione di «The Way Of Karate: Beyond Technique», perché quindi ci fu bisogno di un secondo libro ?


   C'è un libro dal titolo «Karate-dō per gli Specialisti» (Rakutenkai, 1970), che venne pubblicato in Giapponese sotto il nome del M° Egami, quel libro però conteneva solo alcune delle idee del M° Egami sulla pratica del Karate. Quel libro venne pubblicato dal Sig. Aoki, che era il leader del Rakutenkai.


   Mi può dire qualcosa sul Rakutenkai ?


   Nel 1965 il M° Egami chiese al Sig. Aoki di formare un gruppo per cercare un nuovo metodo di pratica del Karate che non fosse limitato dalle tradizioni dello Shōtōkai. Questo gruppo avrebbe praticato molte volte alla settimana al parco Nogeyama a Yokohama dalle 11 di sera alle 4 del mattino. Partecipai a numerose sessioni di quegli allenamenti, ma quando realizzai che la loro pratica stava andando in una direzione diversa da quella del M° Egami, non andai più ad allenarmi con loro e continuai la pratica col M° Egami. In seguito il Rakutenkai divenne Shintaidō ed essi lasciarono lo Shōtōkai.


   Mi può dire qualcosa in più riguardo al libro «Karate-dō per gli Specialisti» ?


   Il M° Egami scrisse il manoscritto per il libro ma fu il Rakutenkai a produrre le foto dei Kata. Il libro fu stampato in un'edizione limitata a 1000 copie; contiene circa quaranta Kata, inclusi alcuni Kata di Bō. Il M° Egami e Aoki non erano d'accordo sul contenuto del libro e infine il M° Egami disse ad Aoki: "Sei libero di fare quello che vuoi col resto del libro". Come risultato il libro divenne il libro di Aoki col nome del M° Egami .


   Fu questa la ragione per cui venne scritto il secondo libro ?


   Sì. Ritengo che debba esserci un libro che ciascuno possa permettersi e che esplichi chiaramente quali cambiamenti furono apportati alla tecnica e cosa pensava il M° Egami relativamente alla pratica. In quel periodo il M° Egami scriveva articoli che venivano pubblicati sulla newsletter dello Shōtōkai quattro volte all'anno. Sentii che quegli articoli potevano essere la base di un libro, così li portai al mio amico, il Sig. Kenji Suzuki, che lavorava alla sezione Internazionale della Kodansha edizioni. Egli concordò che quegli articoli avrebbero potuto formare la base di un libro.



   Il M° Egami, in quel periodo, era ancora attivo nell'insegnamento ?


   Sì, il M° Egami insegnava, ma era molto difficile per i principianti poter praticare con lui e passare del tempo ad apprendere da lui. Per questo motivo sentii che un libro avrebbe potuto essere di aiuto. Inoltre il M° Egami era malato, così volevo raccogliere le sue idee per le generazioni future.


   Lei appare nella maggior parte delle fotografie in «The Way of Karate: Beyond Technique». Ci vollero settimane o mesi a scattarle tutte ?


   Facemmo tutte le fotografie in un solo giorno. Andammo al Dōjō Kodansha, lo stesso dōjō dove furono scattate le foto che appaiono su «Karate-dō Kyōhan», al mattino presto e lavorammo fino a che tutte le foto furono scattate. Non ero soddisfatto di molte foto ma il nostro budget era limitato e così della maggior parte delle foto venne fatto un solo scatto.


   Quando il manoscritto fu completo aiutò il M° Egami a pubblicarlo ?


   No, il M° Egami lo pubblicò da solo. Ero molto giovane all'epoca e sentivo che il libro avrebbe dovuto essere scritto in maniera più formale, ma lo stile del M° Egami era di scrivere come se stesse parlando della pratica con qualcuno. Guardando indietro sono felice di non aver parlato al M° Egami di questa cosa perché sento che questa è la bibbia dei suoi insegnamenti e riflette veramente le sue idee. Faccio ancora spesso riferimento a questo libro e l'ho riletto molte, molte volte. Ogni volta che rileggo questo libro trovo qualcosa di nuovo. È uno dei libri che ho portato con me qui in Cina.


   Perché «The Way of Karate: Beyond Technique» venne pubblicato prima in inglese e poi in giapponese ?


   Il mio amico Sig. Suzuki alla Kodansha suggerì che lo pubblicassimo prima in inglese. Facemmo tradurre il testo da un traduttore professionista, alla Kodansha, poi ne inviammo una copia al M° Ohshima e attendemmo i suoi suggerimenti. Il M° Egami era molto legato al M° Ohshima e voleva che questi revisionasse il testo e scrivesse la prefazione al libro.


   Questo libro è stato recentemente ristampato col titolo «The Heart of Karate-Dō» (Kodansha 2000).


   Sì, per molti anni lo Shōtōkai aveva cercato di far ripubblicare il libro, ma poiché io avevo lasciato l'Associazione Shōtōkai, essi non volevano utilizzare le mie foto. Il Sig. Suzuki della Kodansha però rifiutò di ripubblicare il libro a meno che non restasse invariato. Solo dopo che il Sig. Suzuki andò in pensione, la Kodansha accettò di ripubblicare il libro con le nuove foto.


   Ho notato che la prefazione a «The Heart of Karate-Dō» è ora scritta da Jōtarō Takagi, Presidente dello Shōtōkai e quella del M° Ohshima al libro originale appare ora sotto il titolo "Una nota dall'America".


   Non so perché l'abbiano cambiata. Fu il M° Egami a chiedere al M° Ohshima di scrivere la prefazione.


   Perché lasciò l'Associazione Shōtōkai ?


   Circa un anno dopo la morte del M° Egami lasciai la Nihon Karate-dō Shōtōkai. Sentii che le cose erano cambiate e che non vi erano stati i comportamenti che il M° Egami si aspettava da loro.
Il Sig. Hironishi, che era stato amico e collega del M° Egami per molti anni era diventato il membro più anziano dello Shōtōkai e sotto la sua influenza le cose iniziarono a cambiare.
Mi offrirono una posizione ma sentii che era subordinata a delle condizioni, così lasciai. Ho ancora buoni amici nell'Associzione Shōtōkai ma non mi dispiace esserne uscito.


   Tornando ai 16 anni in cui ha praticato con il M° Egami, quali sono le cose di cui mantiene il ricordo più vivo ?


   Il M° Egami ci diceva sempre: "Rilassamento, il rilassamento porta la potenza fuori dalle vostre spalle". Scommetto che lo avete sentito dire anche dal M° Ohshima. In particolare ricordo come negli ultimi due o tre anni prima che il M° Egami morisse, anche se era fisicamente debole e non aveva molta energia, egli poteva ancora controllare il mio attacco con poco sforzo. Io avevo circa 30 anni all'epoca, ero in condizioni fisiche eccellenti ma quando attaccavo il M° Egami mi faceva volare attraverso la stanza senza sforzo, quasi non mi toccava.
Mi ricordava quando egli praticava Tōate con il Sig. Aoki all'epoca in cui io ero principiante. Il M° Egami respingeva l'attacco del Sig. Aoki senza toccarlo fisicamente.


 

   Ritiene che il M° Egami avesse percezioni extra sensoriali ?


   Sì, molte volte arrivavo a casa sua senza preannunciarmi e lui mi stava aspettando, oppure mi diceva che qualcuno sarebbe arrivato presto. Improvvisamente si sentiva bussare alla porta e quella persona era lì. Non è inusuale per persone del livello del M° Egami nelle arti marziali avere questa abilità. Io credo anche che egli avesse una sorta di potere ipnotico che usava per controllare i suoi avversari.


   Crede che fosse un dono o che il M° Egami avesse sviluppato questo potere attraverso la pratica del Karate ?


   Penso sia una combinazione di entrambe le cose. Il M° Egami insisteva sempre sul fatto che si potevano sviluppare questi poteri mentali attraverso la pratica del Karate.


   Il M° Egami ha mai parlato del periodo in cui era insegnante alla «Nakano School» per le Forze Speciali durante la guerra ?


   Al M° Egami non piaceva parlare del suo periodo alla Nakano School. Il M° Egami aveva l'incarico di istruire nelle arti marziali l'esercito giapponese; ma questo solo perché ricevette l'ordine dal Governo giapponese di andare ad insegnare lì insieme ad altri artisti marziali di alto livello. Il M° Egami sentiva che quello che stava facendo non era vero Budō giapponese. Credo vi sia rimasto per circa un anno.

   Pensa di scrivere un libro in merito alle sue esperienze qui in Cina ?


   Non ho pensato ad un libro, ma invio delle relazioni alla mia Università, così avrò tutta la documentazione se deciderò di farlo.


   Grazie per aver condiviso con me le sue esperienze.



   (Intervista di Norman Welch)   

   ( Traduzione di Marco Forti )   



   Per gentile concessione dell'autore, Presidente dell'Associazione Canada Shotokan. La versione originale dell'articolo, in lingua inglese, è consultabile all'indirizzo www.canadashotokan.org.

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