IL Segreto di giovinezza del Maestro Murakami

   Aggressioni selvagge, dispute violente, sanguinosi attentati. E chi più ne ha più ne metta ! Cosa dire di questi titoli di attualità che siamo costretti a leggere ? Il nostro mondo è diventato un mondo di violenza. E ‘ un dato di fatto. Evidenza. La domanda è se esista una soluzione in grado di alleviare questo fenomeno sociale.


   Un insegnante di arti marziali, il Maestro Murakami ci da questa soluzione.

   Se ricordate, “non molto tempo fa il Karate era ritenuto uno sport di teppisti”, questa disciplina marziale era considerata pericolosa. Va detto che i film di Bruce Lee – il James Dean giapponese – non sono estranei a questo marchio poco lusinghiero. Da allora, i toni si sono placati. Il pubblico si è reso conto che i praticanti di queste arti “degne di Marte” sono spesso bravi ragazzi, anche più disciplinati degli altri.


   Un giovane di 51 anni


   “Sono molto severo. Ma io amo i miei studenti. Quindi va tutto bene.” Il Maestro ha parlato. Tutto è silenzio intorno a lui. Murakami, delegato per l’Europa dello stile “Shotokaï” è in visita a Metz, dove per tre giorni, indicherà la Via ad ottanta allievi. Con sicurezza e competenza. Una volta tolto il judoki, si rivela una persona diversa.

   Non credo ai miei occhi. “Ma avete solo trent’anni !”

   Di fronte al suo sorriso malizioso, mi rendo conto di esserci cascato ! Come tutti gli altri, sono sorpreso dalla giovinezza dimostrata da questo cinquantenne. È che non li fa. I capelli neri, di media lunghezza (“Se avessi i capelli corti, si addrizzerebbero con il sudore.”) intervallati da rari fili argentati ; il viso liscio e spigoloso ; un corpo esile, stretto in un vestito attillato, il Maestro sembra in realtà un allievo. Finché non parla. A quel punto si strappa il velo ed appare un uomo venerabile, un vero e proprio pozzo di saggezza. Molta acqua è passata sotto i ponti da quando questo giapponese è venuto in Francia, invitato come Maestro al fine di avviare il karate. Ci doveva rimanere un anno. Sono 21 anni che vive qui e non se ne pente. “Ho avuto molto lavoro da fare.” Questo lavoro non gli ha impedito di sposare una signora spagnola, e soprattutto di garantire l’introduzione ed il successo di un nuovo stile : lo Shotokaï, un karate più sciolto, più naturale, meno aggressivo.

   Oggi, Murakami può vantare di avere circa 3 000 studenti in Francia, 4 000 in Portogallo e molto molti adepti in Italia, Svizzera, e persino in Jugoslavia dove è stato il primo a parlare di “arti marziali”.


   ll mio obiettivo : “trovare la strada”


   Il successo non gli monta la testa . “Non vorrei vedere mia faccia su un adesivo.” La vita, per lui, deve portare a qualcosa d’altro. “L’obiettivo di ciascuno dovrebbe essere di arrivare dove speriamo di andare. Non importa quale sia il cammino. È necessario perseguirlo. Con continuità.”



   E ‘ questa costante ricerca che ha reso Murakami un Maestro : colui che parla, che mostra la via e lavora.


   Ogni giorno. Durante le sue lezioni a Parigi, i suoi stages in Francia o all’estero, e talvolta anche di notte : “Visto che dopo la mezzanotte dormo male, faccio spesso ginnastica, yoga o meditazione. Per ore. Dopo dormo.”

   Non pensiate che questo sia il programma di un essere fuori dal comune. “Io sono come tutti gli altri. Se mangio molte di verdure e meno carne, con contro, fumo la pipa. Ma quando sento che ho meno fiato, per compensare il mio amore per il tabacco, faccio due volte più fatica in allenamento !!!”

   Il Maestro non è quell’essere eccezionale che spesso vediamo nei film o alla televisione . Non segue un rigido regime alimentare, beve caffè, ma è “naturale”. Cosa che ora diventa una necessità assoluta.



Il Maestro non è quell’essere eccezionale
che spesso vediamo nei film o soap opera…


   Volete sapere il segreto della giovinezza e della calma interiore. Ve Io darò : Non lasciatevi sedurre da una vita troppo facile. Cercate sempre una montagna da scalare. Evitate gli scogli. Mantenete le vostre radici e amate i vostri anziani e le vostre tradizioni !” Tutto un programma.

   A questo punto il Maestro guarda l’ora e ribadisce. “Ve l’ho detto : dovete amare le difficoltà per vivere in pace con voi stessi.”

   L’intervista è finita. Il Maestro si è seduto in “seiza” 1 per… sessanta minuti !

G.SCH.   

Intervista realizzata a Metz nel marzo del 1979   



1 Il seiza è una posizione « seduti sui talloni » molto difficile da sopportare per più di cinque minuti.

Contatti | Mappa del sito | Politica sulla privacy

© 2004-2016 Mushinkai - 無心会 (Tutti i diritti riservati)